Confesso di avere sempre avuto un debole per l’arte preraffaellita. Sarà per le fascinose ‘rosse’ di Dante Gabriel Rossetti, per l’immagine del cavaliere medievale e della belle dame sans merci o per le scene di vita quotidiana di epoca vittoriana, fatto sta che ogni mostra allestita in Italia e all’estero diventa un appuntamento per me imperdibile. L’occasione questa volta è fornita da una rassegna di imminente apertura al Museo San Domenico di Forlì, intitolata ‘Preraffaelliti. Rinascimento moderno’, dove saranno esposte oltre 300 opere (vedi articolo nella rubrica Mostre).
Meno conosciuta in Italia rispetto alla madrepatria, la Confraternita preraffaellita venne fondata a metà del XIX secolo da un giovane inglese di origine italiana: Dante Gabriel Rossetti (1828-1882). Nomen omen, è il caso di dire, visto che l’artista volle ispirarsi alla cultura medievale e allo stilnovismo, dedicando alcune sue opere a Dante Alighieri e a Beatrice (‘Il sogno di Dante alla morte di Beatrice’, ‘Saluto di Beatrice’, ‘Beata Beatrix’).
‘Il sogno di Dante alla morte di Beatrice’ (1871), Dante Gabriel Rossetti Walker Art Gallery di Liverpool
‘Beata Beatrix’ (1864-1870) Dante Gabriel Rossetti, Tate Britain di Londra
Pittore e poeta, figlio dell’esule Gabriele Rossetti e di Frances Polidori (sorella di quel John Polidori che scrisse ‘Il vampiro’), Rossetti frequentò la Royal Academy, dove strinse amicizia con William Holman Hunt e John Everett Millais. I tre fondarono la Confraternita preraffaellita, a cui si aggiunsero Ford Madox Brown, William Morris, Edward Burne-Jones e altri. Rossetti intrecciò una relazione con la sua modella, Elizabeth Siddal, che divenne la sua musa e che in seguito sposò. La donna, dipendente dal laudano, afflitta da una grave forma di depressione che si accentuò dopo un infausto parto prematuro, morì nel 1862. Da quel momento anche per Rossetti iniziò un decadimento inesorabile, caratterizzato dalla dipendenza di alcool e droghe.
La figura di Rossetti è centrale in due serie britanniche dedicate alla Confraternita preraffaellita. La prima, ‘The Love School’, risale al 1975 e venne realizzata dalla BBC. Ben Kingsley interpreta Rossetti e Patricia Quinn è Elizabeth Siddal. Nel cast anche Peter Egan (Millais), Bernard Lloyd (Hunt), Kenneth Colley (Burne-Jones).
Ben Kingsley nel ruolo di Dante Gabriel Rossetti
La seconda, ‘Desperate Romantics’, sempre realizzata dalla BBC, risale a tempi decisamente più recenti (2009). Scritta da Peter Bowker e interpretata da Aidan Turner, Rafe Spall, Samuel Barnett, Tom Hollander, Zoe Tapper e Amy Manson, è incentrata sulle vicende personali e artistiche dei membri della Confraternita, determinati a rompere gli schemi tradizionali e vivere una vita anticonformista. ‘Desperate Romantics’ è arrivata anche in Italia, trasmessa da LaF nel 2015.
Oltre a Rossetti, uno degli artisti più significativi dei preraffaelliti è John Everett Millais (1829-1896), la cui vicenda sentimentale destò scandalo nella rigida Inghilterra vittoriana. L’autore della celeberrima ‘Ofelia’ (1851), per la quale posò Elizabeth Siddal, venne sostenuto -al pari di altri artisti della Confraternita- dal maggiore critico d’arte britannico del tempo, John Ruskin. Millais realizzò per Ruskin il dipinto ‘L’ordine di rilascio’ facendo posare la moglie del critico, Effie Gray. Tra i due nacque una storia d’amore. Nonostante fossero passati diversi anni, il matrimonio tra John Ruskin ed Effie Gray non era mai stato consumato, così Effie chiese l’annullamento a seguito del quale potè sposare Millais.
Effie Gray ritratta nel 1851 da Thomas Richmond
La separazione suscitò un grande scalpore nei salotti della buona società, perché fu legata ad un difficile e umiliante procedimento. La vicenda viene raccontata nel film ‘Effie Gray-Storia di uno scandalo’ (2014) di Richard Laxton, con Dakota Fanning, Greg Wise, Tom Sturridge, ed Emma Thompson.
Dakota Fanning e Greg Wise interpretano Effie Gray e John Ruskin
Tom Sturridge (primo a sinistra) nel ruolo di John Everett Millais, insieme a Greg Wise
Dakota Fanning e Tom Sturridge
