Auguri di buon anno a tutti gli appassionati di cinema e in particolare a chi, come noi, ama i period dramas!
Il mio 2024 è iniziato con una incursione nella Terra di Mezzo. No, non sono andata a visitare i set dei film di Peter Jackson, ma una mostra allestita fino all’11 febbraio alla Galleria Nazionale di Arte Moderna (GNAM) a Roma, dal titolo ‘Tolkien. Uomo, professore, autore’. Esposizione dedicata a J. R. R. Tolkien (1892-1973), uno dei più grandi scrittori britannici del Novecento, padre di un universo fantastico che, a giudicare dai numerosi fan della saga de ‘Il signore degli anelli’ presenti alla mostra, esercita ancora oggi un grande fascino. ‘Tolkien. Uomo, professore, autore’ è stata realizzata a cinquant’anni dalla scomparsa del famoso docente di Oxford e dalla prima edizione italiana de ‘Lo Hobbit’.
Un percorso che illustra la vita dello scrittore e le sue opere, attraverso manoscritti autografi, lettere, memorabilia, fotografie e romanzi pubblicati in tutte le lingue del mondo. Vengono messi in luce l’amore per l’Italia e per la lingua italiana. Una sezione riguarda gli adattamenti cinematografici de ‘Il Signore degli Anelli’ e de ‘Lo Hobbit’.
Passeggiando per le sale, mi è tornato in mente un film del 2019 intitolato ‘Tolkien’, per la regia di Dome Karukoski, che ripercorre gli anni giovanili del professore prima dello scoppio della Grande Guerra e durante il conflitto. La pellicola, che al dire il vero quando uscì ricevette diverse critiche, racconta il legame di Tolkien con Edith Bratt e l’amicizia con i compagni della società segreta T.C.B.S., Tea Club in Barrovian Society, un cenacolo culturale. Protagonista è Nicholas Hoult, affiancato da Lily Collins, Derek Jacobi e Colm Meaney.
Se il film di Karukoski ha ricevuto una vasta e recente risonanza mediatica, non tutti ricordano, però, che nel 1996 uscì un interessante documentario, intitolato ‘J.R.R. Tolkien. A Film Portrait’ nel quale troviamo nientemeno che Judi Dench a leggere lo scrittore. Lo trovate su YouTube.
