L’autrice Chiara Tartagni racconta i film più interessanti ambientati nel XVIII secolo, dal punto di vista di celebri registi, nel libro ‘Le relazioni preziose’ edito da Jimenez. Il sottotitolo ‘Rivoluzioni, Desideri, Libertà’ indica le parole chiave che simboleggiano la dinamica società della seconda metà del Settecento, in grande trasformazione; concetti che vengono ripresi dal cinema d’autore e che nel tempo sono stati rielaborati in differenti chiavi visive.
Tra i registi che hanno scelto di raccontare il secolo dei Lumi vi sono Ettore Scola, Aleksandr Sokurov, Paolo e Vittorio Taviani, Antonietta De Lillo, Federico Fellini, Éric Rohmer, Sofia Coppola, Stanley Kubrick, Peter Greenaway, Miloš Forman, Jean-Luc Godard. Nei loro film essi hanno raccontato le dinamiche del potere di un passato che spesso assomiglia al presente, rivelando una interessante relazione tra il XVIII secolo e il mondo di oggi.
Tartagni intraprende un viaggio culturale a tutto tondo, che non percorre solo la strada della Settima Arte, ma anche quella della pittura, impiegata sovente da registi, scenografi e costumisti per ricreare il Settecento, come nel famoso film ‘Barry Lyndon’ di Stanley Kubrick. Un interessante excursus nel mondo del cinema di ambientazione storica, dove i film incontrano le arti e la storia in un connubio che non smette mai di stupire e che è costante fonte di ispirazione.
“Una volta che si inizia a notare la presenza non più discreta della cultura settecentesca in un film, si inizia anche a distinguere fra la storia che parla di Storia e la storia che vuole solo farci godere di parrucche e merletti” (Chiara Tartagni).
‘Le relazioni preziose’, Jimenez Edizioni, 224 pagine, 16 Euro.
ISPIRAZIONI SULLO SCHERMO
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Il libro si sofferma su molti film celebri ambientati nel XVIII secolo, da ‘Barry Lyndon’ (1975) di Stanley Kubrick a ‘Marie Antoinette’ (2006) di Sofia Coppola.
Marisa Berenson è Lady Lyndon nel film ‘Barry Lyndon’
Jason Schwartzman e Kirsten Dunst sono i reali di Francia nel film ‘Marie Antoinette’
