VIA DALLA PAZZA FOLLA, GLI AMORI DI BATHSHEBA EVERDENE

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Dopo la pellicola del 1967 di John Schlesinger con Julie Christie, Alan Bates, Terence Stamp e Peter Finch, nel 2015 arriva un nuovo adattamento cinematografico del romanzo di Thomas Hardy, lo scrittore britannico –autore di ‘Tess dei d’Uberville’– che immortalò il Dorset nei suoi romanzi e che abbandonò gli studi di architettura per dedicarsi alla letteratura. Il regista Thomas Vinterberg dirige Carey Mulligan nel ruolo della protagonista, Bathsheba Everdene, una giovane indipendente e ribelle che nell’Inghilterra vittoriana di fine Ottocento eredita una fattoria.

La storia racconta di Gabriel Oak (Matthias Schoenaerts), un fittavolo benestante che dispone di un grande gregge e che si innamora della bella e povera Bathsheba Everdene, rimasta orfana dei genitori. La ragazza rifiuta la sua offerta di matrimonio. Qualche tempo dopo, la condizione dei due cambia drasticamente: Gabriel perde il suo gregge e Bathsheba eredita la prospera fattoria di suo zio. Oak diventa un suo dipendente e tra i due si instaura un rapporto di fiducia e complicità. Bathsheba conquista il cuore del nobile di mezza età William Boldwood (Michael Sheen), suo vicino di casa che in un primo momento è indifferente alla giovane, ma che in seguito arde d’amore per lei e vorrebbe prenderla in moglie. Lei temporeggia facendolo impazzire e nel frattempo si invaghisce dell’aitante sergente Francis Troy (Tom Sturridge), un uomo spavaldo che la corteggia e la convince a sposarlo. Mai decisione potrebbe essere più nefasta e Bathsheba comincerà a rivedere le sue posizioni…

Scritto nel 1874, ‘Via dalla pazza folla’ ha avuto un primo adattamento cinematografico nel 1915 per la regia di Laurence Trimble, seguito da quello, celebre, degli anni ’60 con Julie Christie. Nel 1998 è stata realizzata anche una serie televisiva diretta da Nicholas Renton con protagonista Paloma Baeza. Il titolo si riferisce ad un’ideale fuga dalla città per la campagna, un mondo idilliaco, testimone delle alterne fortune umane e unico luogo dove l’uomo può davvero ritrovare se stesso.

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