A dieci anni di distanza dall’acclamato ‘Under the Skin’, il regista britannico Jonathan Glazer firma uno dei suoi film più incisivi ispirandosi al romanzo di Martin Amis (in Italia edito da Einaudi). Germania, seconda guerra mondiale. In un contesto apparentemente idilliaco, un uomo e la sua famiglia vivono una ‘vita perfetta’ in una bella villa circondata da un giardino fiorito e un orto coltivato con cura. La loro quotidianità è scandita dai tè della moglie con le amiche, dai giochi dei bambini in piscina, dalle gite in barca.
Ma l’uomo in questione è Rudolf Höss, membro delle SS e comandante del campo di concentramento di Auschwitz, e la sua casa si trova esattamente di fianco al muro del campo… Oltre il muro, solo morte, dolore e disperazione.
Si può vivere in una sorta di bolla, senza considerare l’orrore e senza provare alcuna pietà? Quelli che girano lo sguardo dall’altra parte siamo noi? E chi vive nella tragedia della guerra, delle privazioni e delle violenze, è davvero così lontano o è più vicino di quanto pensiamo?
Un film imprescindibile sulla perdita dell’umanità e sulla banalità del male, Grand Prix a Cannes 2023, interpretato da Christian Friedel e da Sandra Hüller rispettivamente nei panni di Rudolf Höss e di sua moglie Hedwig.
