IL COMMISSARIO RICCIARDI E LA NAPOLI DEGLI ANNI ‘30

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Luigi Alfredo Ricciardi è commissario della Regia Questura nella Napoli del 1932. Catturare gli assassini è vocazione e ossessione di Ricciardi, che ha un terribile segreto: vede il fantasma di chi è morto in modo violento e ne ascolta l’ultimo pensiero. Si sente diverso, non a suo agio con i tempi e per questo si dedica solo al lavoro rinunciando all’amore che, però, non tarderà ad arrivare seppure inaspettatamente.

Un personaggio tra il bello, il dannato e l’eroe che combatte per la giustizia, con tante fragilità nascoste in un mondo in cui domina il machismo. Una Napoli bella ed elegante quella degli anni ’30, in cui la differenza tra ricchi e poveri, tra potenti e dannati è fortissima. Tesa sull’orlo del baratro nel quale dopo pochi anni, con la guerra, cadrà insieme al resto dell’Italia.

Ricciardi, con la sua fortissima sensibilità, educazione e cultura sembra già saperlo, se ne rattrista e ne porta i segni o meglio i presagi addosso. Un period crime dai toni cupi, dai sentimenti forti ma anche dalle pennellate glamour sia per la moda che per l’architettura.

Una potente contaminazione di generi, tra poliziesco, misteri e melò per un racconto nato dalla penna di Maurizio de Giovanni.

E’ l’attore Lino Guanciale ad interpretare il commissario Ricciardi in quella che, dopo due stagioni, viene già considerata una serie cult della Rai. A breve inizieranno le riprese della terza stagione, attesa con trepidazione da un pubblico affezionato ed entusiasta.

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