LE FOTO DI ROBERT DOISNEAU A BOLOGNA

0

Dal 21 maggio e fino al 21 luglio verrà riaperta a Palazzo Pallavicini di Bologna la mostra ‘Robert Doisneau’, a cura dell’Atelier Robert Doisneau. Organizzata da Pallavicini s.r.l. di Chiara Campagnoli, Deborah Petroni e Rubens Fogacci in collaborazione con diChroma photography, l’esposizione è il risultato di un ambizioso progetto del 1986 di Francine Deroudille e Annette Doisneau – le figlie del fotografo – che hanno selezionato da 450mila negativi, le immagini in mostra che ci raccontano l’appassionante storia autobiografica dell’artista. I sobborghi grigi delle periferie parigine, le fabbriche, i piccoli negozi, i bambini solitari o ribelli, la guerra dalla parte della Resistenza, il popolo parigino al lavoro o in festa, gli scorci nella campagna francese, gli incontri con artisti e le celebrità dell’epoca, il mondo della moda e i personaggi eccentrici incontrati nei caffè parigini, sono i protagonisti del racconto fotografico di un mondo che “non ha nulla a che fare con la realtà, ma è infinitamente più interessante”. Doisneau non cattura la vita così come si presenta, ma come vuole che sia. Di natura ribelle, il suo lavoro è intriso di momenti di disobbedienza e di rifiuto per le regole stabilite, di immagini giocose e ironiche giustapposizioni di elementi tradizionali e anticonformisti. Influenzato dall’opera di André Kertész, Eugène Atget e Henri Cartier-Bresson, Doisneau conferisce importanza e dignità alla cultura di strada, con una particolare attenzione per i bambini, di cui coglie momenti di libertà e di gioco fuori dal controllo dei genitori, trasmettendoci una visione affascinante della fragilità umana.

(DA SITO PALAZZO PALLAVICINI)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here