THE HAPPY PRINCE, GLI ULTIMI ANNI DI OSCAR WILDE

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Parigi, 1898. Lo scrittore Oscar Wilde giunge nella capitale francese dopo aver scontato due anni di carcere in Inghilterra. Egli è stato condannato ai lavori forzati per ‘gross public indecency’, il modo di definire allora allora l’omosessualità.

Nella Ville Lumière, l’autore de ‘Il ritratto di Dorian Gray’ e il trionfatore dei palcoscenici londinesi con le sue frizzanti commedie è ormai l’ombra di se stesso: malato, povero e trasandato, trascorre le sue giornate in un albergo dove si registra sotto il falso nome di Sebastian Melmoth. L’uomo si lega a due fratelli che vivono nei bassifondi: il maggiore diventa il suo amante, mentre al minore narra la fiaba ‘Il principe felice’, che anni prima lo scrittore amava raccontare ai suoi figli. Con l’aggravarsi delle condizioni di salute, Wilde ricorda il suo passato lontano e vicino, dai fasti dell’alta società inglese alle umiliazioni del carcere, dal rapporto con la moglie Constance (e il rimorso nei suoi confronti per aver gettato lei e i figli nello scandalo) all’amore ‘maledetto’ per Bosie, Lord Alfred Douglas, con il quale vive per un periodo a Napoli, soggiornando a Villa Del Giudice. Solo gli amici Robert Ross e Reggie Turner rimarranno accanto a lui fino alla morte, avvenuta nel 1900.

Gli anni del declino di Oscar Wilde sono raccontati nel film ‘The happy prince’ (2018), dove il protagonista Rupert Everett, qui anche nelle vesti di sceneggiatore e regista, presenta un Oscar Wilde molto diverso dall’immagine del dandy di successo, caustico e brillante, al quale solitamente lo si associa. Nel cast troviamo Colin Firth (Reggie Turner), Colin Morgan (Alfred Douglas), Emily Watson (Constance Lloyd) e Edwin Thomas (Robbie Ross).

La pellicola è stata presentata in anteprima al Sundance Film Festival ed è uscita nei cinema italiani nell’aprile 2018.

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