LA RAGAZZA DEL DIPINTO LA VERA STORIA DI DIDO BELLE

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Kenwood House, una delle più belle residenze aristocratiche londinesi, aperta al pubblico e immersa nello splendido parco di Hampstead Heath, fino ad alcuni anni fa ha ospitato un curioso dipinto settecentesco raffigurante due eleganti fanciulle, una di pelle bianca posta in primo piano e una creola alle sue spalle: si tratta di Lady Elizabeth Murray e della cugina Dido Belle, figlia illegittima del nipote di Lord Mansfield -il capitano della Marina britannica John Lindsay- concepita ai Caraibi e frutto di una relazione del nobile con una ex schiava di colore. Alla morte della madre della piccola, John decide portare la figlia con sé in Inghilterra affidandola al potente zio, Presidente della Corte Suprema. Fin da subito il colore della sua pelle è causa di parecchi problemi, l’aristocrazia la discrimina e in parte anche la sua stessa famiglia. La sua condizione di mulatta non le consente di occupare in società il ruolo che le spetterebbe. Ma il carattere socievole di Belle e la sua vivace intelligenza portano la ragazza ad essere infine benvoluta e apprezzata dallo zio, dalla cugina con la quale instaura un profondo legame, e dall’avvocato John Davinier, figlio del vicario di Hampstead, che si innamora di lei e combatte in tribunale per dare dignità e risarcire le famiglie degli schiavi neri morti durante il tragitto in mare della nave Zong, uno spinoso caso del tempo che a Dido sta molto a cuore e di cui si occupa proprio Lord Mansfield.

Il film, presentato al Toronto Film Festival nel 2013 e uscito nelle sale italiane l’anno seguente, è diretto da Amma Asante e ha come protagonisti Gugu Mbatha-Raw, (Dido), Tom Wilkinson (Lord Mansfield), Sarah Gadon (Elizabeth Murray) Miranda Richardson (Lady Ashford), Emily Watson (Lady Mansfield), Matthew Goode (John Lindsay) e Sam Reid (John Davinier).

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