LA MELODIA DI VIENNA, AFFRESCO FIN DE SIECLE

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Gli Alt, illustri fabbricanti di pianoforti, abitano nella grande casa a tre piani al civico 10 di Seilerstëtte, nel cuore di Vienna. Una dimora realizzata da Christoph Alt ed inaugurata nel 1791 nientemeno che da Mozart con la prima esibizione de ‘Il flauto magico’. La vita degli eredi di Christoph, che abitano tutti nel palazzo pena la perdita dell’eredità, scorre tranquilla fino a quando Franz, uno dei nipoti del costruttore, decide di sposare l’irrequieta Henriette Stein, figlia di un noto accademico, e di aggiungere un quarto piano al palazzo dove andare a vivere con la sua amata. Henriette è invisa all’arcigna zia Sophie e al fratello di Franz, il procuratore Otto Eberhard. Nonostante la diffidenza della famiglia Alt, i due si sposano, ma la bella figlia del professor Stein non ricambia i sentimenti del marito, perché ama perdutamente il principe ereditario Rodolfo d’Asburgo, con il quale in passato ha avuto una liaison. Un principe fragile e disperato, che proprio il giorno del matrimonio di Henriette decide di porre fine alla sua vita insieme all’amante Maria Vetsera nella tenuta di caccia di Mayerling …

Così inizia ‘La melodia di Vienna’, splendido affresco di un mondo in disfacimento (siamo alla fine dell’Ottocento) e della progressiva perdita delle tradizioni ad esso legata. L’opera più importante di Ernst Lothar racconta di tre generazioni e abbraccia un lungo arco di tempo che va dal crollo dell’impero austro-ungarico alla prima guerra mondiale e la successiva affermazione del nazismo. Sono moltissimi i personaggi che vivono nelle pagine del romanzo: attorno a Franz, Henrietta e i loro figli gravitano parenti, amori, amici e nemici, si sviluppano storie liete e disperate, si abbandonano vecchi princìpi per abbracciarne di nuovi, personaggi di fantasia interagiscono con alcuni dei grandi protagonisti della storia –Henrietta viene convocata da Rodolfo d’Asburgo poco prima della sua morte e in seguito dall’imperatore Francesco Giuseppe; Hans, figlio di Franz, tenta l’ammissione all’Accademia delle Belle Arti nella stessa sessione d’esame in cui è presente Hitler)– in una girandola di avvenimenti degni di una grande saga letteraria.

Pubblicato negli Stati Uniti nel 1944 con il titolo ‘The angel with the trumphet’, ‘La melodia di Vienna’ venne salutato dalla stampa americana come un libro straordinario. Tre anni dopo fu pubblicato in tedesco superando l’ostracismo a cui era stato condannato il suo autore durante il regime nazista. La penna di Lothar fu definita dalla stampa tedesca degna dei ‘Buddenbrock’ e della celebre ‘Saga dei Forsyte’ di John Galsworthy. Il film ‘Der Engel mit der Posaune’, diretto dal regista austriaco Karl Harlt nel ’48, segnò infine la consacrazione definitiva dello scrittore. Definito la ‘Downton Abbey di Vienna’, il romanzo permette ai lettori di vivere una straordinaria avventura narrativa e di compiere un affascinante viaggio nel tempo tra due secoli.

‘La melodia di Vienna’ di Ernst Lothar, edizioni E/O, 596 pagine, 18 Euro.

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