CYRANO MON AMOUR, IL GENIO DI EDMOND ROSTAND

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Parigi, dicembre 1895. Cinque anni prima, l’Éole, velivolo sperimentale di Clément Ader, ha spiccato un breve volo. Un mese prima, un treno che andava troppo veloce ha sfondato il vetro della stazione di Montparnasse. Il capitano Alfred Dreyfus è stato appena accusato di spionaggio, mentre Felix Faux ha lanciato l’offensiva per conquistare il Madagascar.

Al Théâtre de la Renaissance, l’attrice Sarah Bernhardt recita per la prima volta l’opera in versi di un giovane drammaturgo sconosciuto, Edmond Rostand. La pièce in questione si intitola ‘La Princesse lointaine’. Rostand, che ha udito da due critici parole negative, lascia il teatro ed entra in una ‘sala della proiezione delle vedute animate’, ovvero nel cinematografo dei fratelli Lumière. Torna a casa dalla moglie avvilito, convinto che il teatro abbia un piede nella fossa e che il cinema avrà un radioso futuro. Senza prospettive nel lavoro, come farà Edmond a mantenere la sua famiglia a Parigi, città bellissima ma assai cara?

La speranza viene dall’attore Benoît-Constant Coquelin, che nel 1897 gli richiede una nuova opera teatrale da rappresentare entro poche settimane. Ispirandosi ad un amico bello ma assai poco poetico, invaghito di una donna bella e amante della poesia, Rostand scrive la commedia in cinque atti ‘Cyrano de Bergerac’, che si rivelerà un trionfo e che consegnerà l’autore ai posteri.

Alexis Michalik dirige Thomas Solivérès, Olivier Gourmet e Mathilde Seigner in ‘Cyrano Mon Amour’, un film dedicato al teatro e alla creatività, ma che è anche un omaggio alla Parigi della Belle Époque e alla frizzante vita culturale del tempo. Girato nella Repubblica Ceca e a Praga, riporta lo spettatore alle atmosfere della ‘ville lumière’ di fine Ottocento.

 

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